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COMUNICATI STAMPA
 

Anche dall'ITALIA:

 NO AI BREVETTI SULLA VITA!

Il Comitato Scientifico Antivivisezionista esulta nell’apprendere che, grazie ad una decisione del Presidente del Consiglio D’Alema, sono state avviate le procedure per

l’intervento dell’Italia nel Ricorso presentato dall’Olanda alla Corte di Giustizia Europea contro la Direttiva Europea 98/44/CE “sulla brevettazione del vivente”.

Il Presidente D’Alema si è fatto interprete:

- del parere fortemente contrario alla direttiva espresso dal Parlamento Italiano in ben tre occasioni in quest’anno,

- del parere fortemente contrario espresso da una vastissima maggioranza di opinione pubblica all'interno della quale il Comitato Scientifico Antivivisezionista ha guidato un movimento di numerose associazioni,

- delle forti perplessità espresse sin dal novembre del ’97 dal Governo italiano che si astenne dal voto nel Consiglio dei Ministri Europeo,

- degli impegni presi l’altroieri dai nostri rappresentanti presso le Nazioni Unite, dove, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della dichiarazione dei diritti umani, l’Assemblea Generale, su richiesta di Francia, Italia e Spagna, ha adottato la “Dichiarazione sul Genoma Umano ed i Diritti Umani”, testo di 25 articoli emanato dall’Unesco l'11/11/97. Secondo questo testo il Genoma Umano è patrimonio dell’umanità e non può essere oggetto di interessi commerciali. I Paesi che hanno sottoscritto la dichiarazione si impegnano a non autorizzare in alcun modo il brevetto di un gene umano. (Questo impegno essendo in totale contrasto con le indicazioni della direttiva 98/44/CE, che consente tali brevetti).

Il Comitato Scientifico Antivivisezionista è grato al Portavoce dei Verdi Luigi Manconi ed a tutti i Verdi italiani, sia del Parlamento Italiano che di quello Europeo, per l’importante azione da loro svolta in difesa del patrimonio genetico dell’Umanità, che senza la loro azione e quella, pure importantissima, delle associazioni, rischia di essere venduto al miglior offerente.

Il Comitato Scientifico Antivivisezionista, rappresentante italiano all’interno della ECOBP (European Coalition On Biotechnology Patents), coalizione di 40 Organizzazioni Non Governative (ONG) di tutta Europa che si battono contro la Direttiva sulla brevettazione del vivente, si augura che anche le altre Nazioni Europee, dove la preoccupazione per la diffusione di cibi transgenici e per la brevettazione di vegetali manipolati si sta facendo sempre più viva e dove i singoli Governi hanno adottato numerose misure di precauzione, seguano l’esempio di Olanda e Italia, intervenendo anch’esse nel ricorso contro la direttiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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