A Genova (Mobilitebio) sei miliardi di persone
(contateci e moltiplicate)
Fabrizia Pratesi, coordinatrice del CSA, Comitato Scientifico Antivivisezionista, ha dichiarato:
"A Genova, alla Mostra-Congresso internazionale Tebio, è prevista un'affluenza di 5.000 - 10.000 persone, ma noi, i manifestanti presenti, quale che sarà il nostro numero, saremo (idealmente) circa sei miliardi di persone: tutte quelle che non accettano che
1) degli interessi privati possano scavalcare la difesa dei più elementari diritti umani, prima tra tutti il diritto alla salute;
2) le modifiche genetiche siano lo strumento per la privatizzazione di tutto quanto è sempre stato e sempre dovrà rimanere patrimonio comune di tutta l'umanità: la materia vivente del pianeta".
"Il CSA", ha proseguito Fabrizia Pratesi, "è stato il primo in assoluto, in Italia, a battersi (sin dall'inizio del '95) contro la diffusione irresponsabile nell'ambiente di Ogm (Organismi geneticamente manipolati) e contro i brevetti sulla vita.
Esso ha avuto il merito di ottenere, insieme alla ECOBP (European Coalition On Biotechnology Patents), di cui era unico rappresentante italiano, il ricorso di Olanda, Italia e Norvegia contro la direttiva europea 98/44, che consentirebbe, se venisse definitivamente approvata, la brevettazione di piante, animali e parti del corpo umano.
Il CSA denuncia la strumentale confusione che viene sempre fatta tra manipolazioni genetiche effettuate in farmacologia, in ambiente confinato, su microrganismi e cellule (unica ricerca che ha prodotto risultati utili all'uomo e che deve continuare, con le dovute cautele) e diffusione di Ogm nell'ambiente (in agricoltura), i cui rischi sono infiniti, e di cui non uno solo dei ventilati benefici (come l'aumento di produttività dei terreni o la riduzione dell'uso di sostanze chimiche) si è rivelato reale (essendo gli effetti esattamente opposti a quelli promessi).
Il CSA denuncia l'azione illegale dell'EPO (Ufficio Europeo dei Brevetti) che sta rilasciando brevetti sulla materia vivente, senza rispettare la stessa Convenzione Europea dei Brevetti, legge attualmente in vigore, che esso è predisposto ad applicare.
Il CSA denuncia la mancata applicazione della responsabilità civile nei confronti delle industrie che, in contraddizione con qualsiasi logica, si arrogano il diritto di brevettare ciò che è di tutti, ma non accettano di rispondere dei danni che potrà recare, a causa delle modifiche genetiche introdotte, quanto è divenuto di loro proprietà, nella logica di 'profitti ai privati - danni e costi alla società'".
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