Per opporsi al brevetto dei geni non occorre essere dei geni.
Eppure il Parlamento Europeo ha approvato da poco una direttiva che consente di brevettare non solo piante e animali, ma anche parti del corpo umano: così, la vita è stata trasformata in merce.
Questa direttiva è il risultato della campagna di lobbying più intensa della storia dell'Unione Europea. Alla fine, il Parlamento non ha tenuto in alcun conto le convenzioni internazionali in difesa dell'uomo e dell'ambiente. Lo scopo della direttiva è consentire a poche e potenti multinazionali di aggiudicarsi i diritti d'autore -e di sfruttamento- su piante ed animali di tutto il pianeta. Basta l'alibi di una modifica alle loro informazioni genetiche
Tutto a scapito delle popolazioni più povere, cui vengono rubati i patrimoni genetici indigeni e che poi dovranno pagarne i diritti alle multinazionali; a scapito degli equilibri naturali, che verranno sconvolti; e a scapito della biodiversità, che verrà irreparabilmente ridotta.Le industrie, che hanno preteso e ottenuto i diritti di brevetto, non si assumono le responsabilità che ne derivano, e si oppongono in tutti i modi ad una chiara etichettatura dei prodotti transgenici. In questo modo non solo viene negata la libertà di scelta dei consumatori ma si impedisce, nel caso di danni provocati da questo prodotti, di individuarne le cause, risalento alle fonti.
La direttiva consente di apportare agli esseri viventi qualsiasi modifica: il profitto diventa una ragione sufficiente per tutto. Infatti ora è permesso anche clonare embrioni umani, e utilizzarli
nella ricerca; brevettare i geni umani, senza nemmeno informare il donatore; creare ibridi uomo-animale per i trapianti. Ma questi xenotrapianti, possibile momento di passaggio di nuovi virus alla specie umana, ci fanno chiedere: che percenutale di geni umani farà, di un maiale, un uomo? Quanti organi di animale basteranno a trasformare un uomo un maiale?
Negli Usa ci si è già resi conto che la logica e il mercato dei brevetti ostacolano il progresso scientifico, sottoponendolo al segreto industriale (Nature 12.96).
Se volete battervi perché il vostro futuro appartenga a voi e non alle multinazionali, o se volete maggiori informazioni su un tema così grave e così censurato, fatevi vivi.
|