Newsletter aprile 2006

4/06
Il verdetto del Forum di Sikasso sugli OGM
Fonte: Le Monde Diplomatique, a cura di Roger Gaillard

Si è riunita su invito del Parlamento provinciale di Sikasso una giuria chiamata a deliberare sull’introduzione degli OGM nell’agricoltura maliana. Lo Spazio per la deliberazione democratica cittadina (ECID) ha mutuato il proprio nome da una forma di dibattito pubblico ben radicata nel Paese, era costituita da 43 piccoli agricoltori locali e ha goduto per la prima volta in Africa occidentale dell’appoggio di partner europei che sostengono l’adozione di metodi partecipativi in materia di scelte tecnologiche e politiche di sviluppo. Dopo aver attentamente ascoltato la testimonianza di esperti provenienti da Africa, Europa e India i membri della giuria si sono suddivisi in diverse commissioni e hanno deliberato contro l’introduzione degli OGM nel Paese. Il forum è una risposta alle pressioni esercitate da multinazionali agroalimentari come Monsanto e Syngenta fautrici di un’aggressiva politica di promozione delle colture transgeniche e in particolare del cotone Bt. Poiché l’Africa occidentale è il terzo produttore mondiale di cotone la regione rappresenta un mercato molto ambito per queste società ma la giuria di Sikasso ha scelto di sostenere la conservazione delle specie locali e del sapere tradizionale. Le raccomandazioni emesse, prive di carattere vincolante ma in grado di orientare il processo decisionale successivo, sono state rinviate al Parlamento provinciale.

17/04/06
Insoddisfacenti le proposte del Ministro della Sanità indiano sull’etichettatura degli OGM
Fonte: The Financial Express, India. A cura di Ashok Sharma
Le proposte di emendamento alle norme sulla prevenzione dell’adulteramento degli alimenti (ECID) elaborate in questi giorni dal Ministro della Sanità stabiliscono che tutti gli alimenti transgenici importati nel Paese dovranno essere dotati di etichette di riconoscimento. Il provvedimento, però, non si applica agli OGM destinati ad uso non alimentare né è previsto l’impianto di strutture in cui analizzare i prodotti per poi autorizzarne la diffusione. Sarà compito degli stati esportatori esibire documentazione in cui si attesti commerciabilità e sicuro utilizzo dei prodotti  in ingresso, sulla base di test da loro eseguiti.

20/4/06
A rischio le royalty della Monsanto India sul cotone Bt
Fonte: Times of India, a cura di Manoj Mitta
Si attende il verdetto della Commissione su monopoli e pratiche commerciali restrittive (MRTCP) chiamata dal governo dell’Andhra Pradesh e da due associazioni di agricoltori a pronunciarsi sulle royalty imposte dalla Monsanto e dai suoi sublicenziatari indiani sul cotone Bt. L’ammontare delle royalty verrà valutato alla luce dei rapporti sull’effettiva resa del cotone e dell’alta percentuale di suicidi registratasi tra i coltivatori di regioni come Maharashtra, Andhra Pradesh e Madhya Pradesh. Qualora la commissione decidesse di vietare alla Monsanto l’imposizione delle gravose royalty il prezzo del cotone Bt diminuirebbe del 50%. Ciò comporterebbe d’altra parte un’ulteriore diffusione del cotone GM cui già si deve il 15% della produzione complessiva nazionale.

20/4/06
Brasile – Tribunale federale elimina il bando sugli OGM nel porto di Paranguà
Fonte: Lloyds List
Il tribunale federale del Brasile ha ingiunto all’amministrazione del porto di Paranaguà di aprire tutti i terminal e i posti di ormeggio ai carichi di soia GM pena l’imposizione di una multa di 2.400 dollari per ogni giorno di ritardo. Il bando sulle esportazioni di soia transgenica dal porto di Paranaguà era stato emanato dal governatore dello stato di Paranà Roberto Requiao nonostante la soia GM sia stata legalizzata in Brasile nel 2003. Esportatori e operatori portuali si erano dunque rivolti al tribunale federale e ne avevano ottenuto una prima sentenza favorevole cui l’amministrazione del porto aveva solo parzialmente ottemperato con l’apertura del terminal Bunge. La nuova sentenza rimuove completamente il bando sulle esportazioni. Secondo gli analisti sarebbero tre milioni le tonnellate di soia GM pronte all’imbarco nel solo stato di Paranà, senza contare quella che potrebbe affluire dagli stati confinanti e dal Paraguay. A causa del bando sugli OGM il volume delle esportazioni di soia da Paranaguà era rapidamente diminuito mentre è cresciuta l’attività dei porti di Santos e Rio Grande.