Percorso
Banners_en
Gogodigital Paypal Donation_en
Press Release
15/09/2011
Patents on Living Organisms – the Silent Looting of Our Common Heritage
___________________________________________________________________________
We are currently involved in a war that we risk losing even before realizing that it started. It is the war for patents on living Organisms, which aims at privatizing for business purposes what has always been the most important heritage for humankind, i.e. plants, animals and even parts of the human body (such as genes and embryos, for example).
Patents granted on living organisms are slowly handing over to a group of multinational companies the control on everything that is alive on our planet.
Starting from the end of last century, using genetic modification as a pretext, new patent laws have been disrupting a legal system that used to protect ‘common goods’ in every field. Such a change has been made possible also thanks to some methods used to promote genetically modified organisms (GMOs) which, in many cases, were actually illegal and anti-democratic. That is especially true in agriculture, where genetically modified plants differ from traditional ones just because they are private properties and enable the patent owner to collect rights for every reproduction cycle.
Press Release
31/07/2011
Argentinean Physicians and Citizens Against Pesticides
Public petition launched in Argentina for pesticide reclassification and physicians' plea to stop aerial pesticide spraying 340 million litres – That was the quantity of pesticides poured over Argentina (mainly by aircrafts) last year, affecting an area where 12 million people live. The amount of poisons used for intensive agriculture keeps on increasing by 15-20% a year.
In 1990, 35 million litres of pesticides were sprayed over crops, but following the introduction of transgenic cultures the volume has been rocketing. In 2000, 145 million litres of chemicals were initially used and then, as increasingly larger quantities were needed to control the spreading of infesting weeds and predating insects (that have both become more and more resistant to pesticides), a total of 340 litres was reached. As a result, a similar kind of record concerning human population's health has been achieved as well. Unfortunately, the situation can only get worse, unless a completely different approach is adopted fairly quickly.
MARCIA PER IL CLIMA E CONTRO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI15GIUGNO 2019 – ROMA MARCIA PER IL CLIMA E CONTRO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI Il 2035 sarà, a detta di molti scienziati, l'anno del punto di non ritorno; il momento in cui non sarà più possibile invertire il cambiamento climatico in atto. Da allora, potremo solo assistere impotenti alla fine della Terra come l’abbiamo conosciuta fin qui. Abbiamo quindici anni per invertire la rotta in maniera drastica e permettere che su questo pianeta ci possa essere un futuro per la specie umana e le migliaia di specie animali che oggi lo popolano. I governi non solo non stanno prendendo nessuna iniziativa per fermare il disastro in atto, ma continuano a sovvenzionare le attività più impattanti e distruttive, relativamente all’ecosistema. Gli allevamenti intensivi ricevono ogni anno decine di miliardi di euro di finanziamento e sono responsabili del 20% dell’inquinamento che tutti i giorni ammala il nostro pianeta. Come si può parlare di ridurre l’avvelenamento della Terra e fermare i cambiamenti climatici se si continua a destinare risorse economiche pressoché illimitate proprio alle cause di questo disastro? Servono atti concreti immediati. Serve interrompere i finanziamenti pubblici agli allevamenti intensivi per sostenere attività con un impatto ambientale basso o nullo. Esistono migliaia di esempi virtuosi che sono però lasciati ai margini, mentre le risorse economiche provenienti dai governi sono destinate a multinazionali, le cui attività creano inquinamento e devastazione. Esiste, però, anche la responsabilità morale dei consumatori che dovrebbero mettere in atto quei comportamenti virtuosi, atti a ridurre al minimo la propria impronta ecologica. Tra questi, l’eliminazione o la riduzione drastica del consumo di carne è indubbiamente quello in grado di dare più risultati. Vogliamo un futuro per questo pianeta, dove gli esseri umani possano finalmente vivere in simbiosi con esso e con tutti i suoi abitanti. Vogliamo invertire la rotta per far sì che le nuove generazioni possano vivere in un luogo come l’abbiamo conosciuto fin qui. Vogliamo farlo ora perché non avremo altre possibilità. Fermiamo gli allevamenti intensivi, fermiamo il cambiamento climatico! Animal Amnesty chiede a tutte le associazioni che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta l'adesione all'iniziativa. E' importante fare sentire forte la nostra voce, affinché i governi assumano decisioni che imprimano una svolta. Evento Facebook https://www.facebook.com/events/2611766768839538/
|