COMUNICATO EQUIVITA
12.02.2016

Risposta all'articolo
'Senza i test sugli animali la medicina fallisce'
della Senatrice e scienziata Elena Cattaneo,

 

Nel suo celebre saggio "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" (1962) Thomas Kuhn, epistemologo e storico di fama mondiale, spiega che la scienza  procede per mezzo di lunghi periodi di normalità, ovvero di dominio, tenace ed insensibile alle critiche, di un determinato paradigma.

I periodi di "scienza normale"  sono intervallati da periodi più brevi di crisi, che culminano in una "rivoluzione scientifica". Ne segue una nuova epoca di normalità, dominata dal paradigma vincente, che sostituirà quello precedente fino ad una prossima rivoluzione.

 

Nel campo della ricerca bio-medica questa rivoluzione è alle porte ed è stata messa in evidenza - dalla società civile - tramite l'niziativa dei Cittadini Europei STOP VIVISECTION.

E' una crisi scatenata dai numerosi insuccessi del modello animale - denunciata a ritmo incalzante dalle riviste più autorevoli, da istituziioni e studi scientifici recenti- che giungono alla medesima conclusione: il modello animale non è predittivo per l'uomo (ogni specie può essere soltanto modello di se stessa) mentre gli straordinari progressi fatti da tante branche della scienza (microbiologia, genetica, chimica etc..) hanno permesso lo sviluppo di metodi di gran lunga più affidabili, più completi nelle loro risposte, oltre che immensamente più rapidi ed economici.

Forse la Senatrice Cattaneo dovrebbe salpare verso nuovi orizzonti e lasciare l'isola dalla visuale corta della sperimentazione animale che l'alta marea del cambiamento sta per sommergere.

 Comitato scientifico EQUIVITA
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