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Comunicato 15/02/07
VIVISEZIONE: richiesta urgente di risposta dalla Commissione Europea
Antidote Europe e Equivita, Comitato Scientifico, interpellano la Commissione Europea sui test di tossicologia che verranno effettuati per l’applicazione del regolamento REACH, varato il 13 dicembre scorso. Il regolamento REACH, piuttosto che promuovere l’uso degli attuali moderni metodi scientifici di sperimentazione, propone ancora l’uso dei test su animali (le cui risposte sono valide per l’uomo quanto un “testa o croce”).
Antidote Europe (Francia), e Equivita (Italia), illustrano l’estrema necessità di metodi affidabili come la tossicogenomica, già utilizzata negli Stati Uniti da svariati anni. Lo stesso Centro Comune di Ricerca (JRC, Joint Research Centre) della Commissione Europea, ad Ispra, si è dotato di un centro di tossicogenomica.
La tossicogenomica - che osserva il modo in cui una sostanza altera le funzioni dei geni nella cellula umana - fornisce risultati validi per l’uomo ed è metodo anche di gran lunga più economico e più rapido rispetto ai test su animali oggi richiesti.
E’ per noi incomprensibile che la Commissione continui a pretendere test su animali quando questi sono oggi ovunque messi in discussione per lo scarso valore scientifico, e sono stati definiti, anche in una intervista su “Nature” (10/11/05), “cattiva scienza” da Thomas Hartung, direttore di ricerca proprio nel JRC. Hartung aveva aggiunto nella stessa intervista che REACH sarebbe stato, con la sostituzione dei metodi di sperimentazione animale, una opportunità per la tossicologia di diventare “infine scienza rispettabile”.
In allegato, la lettera inviata da Antidote Europe e Equivita al presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, di cui riportiamo l’ultimo paragrafo:
“Se, come è scritto in REACH, “la strategia dell’Unione Europea di promuovere metodi sostitutivi alla sperimentazione animale costituisce una priorità, e la Commissione deve garantire il rispetto di tale statuto” il Vostro compito è di dimostrare che non si tratta di semplici parole. Le possibilità tecniche attuali permettono di sostituire gli arcaici test su animali con metodi realmente scientifici, affidabili e, per giunta, assai più rapidi e meno costosi.
Dei circa 1.700.000 decessi per cancro che si verificano annualmente in Europa, si è calcolato che circa un milione (più di 2.740 al giorno) sono dovuti all’inquinamento chimico, il quale è anche causa della forte incidenza di malattie neurologiche, di sterilità ecc..
Un numero crescente di studi testimonia il ruolo delle sostanze chimiche di sintesi in queste patologie e questi decessi. Il ritardo nella corretta valutazione tossicologica delle 100,000 sostanze chimiche oggi esistenti nel nostro ambiente fa in modo che ogni giorno vi siano nuove vittime.”
Antidote e Equivita hanno chiesto al Presidente Barroso di poter avere con lui un incontro tempestivo per potergli fornire la documentazione necessaria.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. +39.06.3220720, +39.335.8444949
email: [email protected], www.equivita.org
Per leggere i nostri comunicati: http://www.equivita.it/comunicatistampa.htm
Lettera:
ANTIDOTE EUROPE (Parigi)
EQUIVITA, Comitato Scientifico (Roma)
José Manuel Barroso
Presidente
Commissione Europea
Febbraio 2007
Signor Presidente,
siamo ancora in attesa di una Sua gentile risposta alla lettera inviataLe nel primo trimestre del 2006, in cui Le chiedevamo, in merito alla direttiva 86/609, di sostituire le valutazioni di tossicologia effettuate su animali da laboratorio con delle valutazioni dei rischi tossici nell’uomo che abbiano dato prova del loro rigore scientifico, come le prove di tossicogenomica. Le ricordiamo che questa lettera era stata firmata da 140 associazioni di 12 Stati Membri, operanti in diversi settori (salute, ambiente, diritti animali ecc..), che rappresentano più di 1.200.000 cittadini europei. Non avendo ricevuto un appuntamento presso il Suo Gabinetto, una delegazione delle suddette associazioni (che comprendeva numerosi scienziati) ha consegnato, il 10 luglio scorso, la lettera a Lei indirizzata ad un membro del Gabinetto del Commissario per l’Ambiente. Siamo stati informati che la lettera Le è stata trasmessa il 3 agosto scorso e ci è stato detto che avremmo ricevuto una Sua risposta scritta. Siamo spiacevolmente sorpresi dal silenzio della Commissione Europea, da Lei presieduta, che fa seguito ad una richiesta di più di un milione di cittadini, che riguarda una preoccupazione primaria per tutti: la tutela della salute.
Siamo ancor più sorpresi da questo silenzio dal momento in cui il regolamento REACH, infine adottato il 18 dicembre scorso, ha stabilito:
“la Commissione, gli Stati Membri, l’industria e gli altri aventi causa dovrebbero continuare a dare il loro contributo, a livello internazionale e nazionale, alla promozione di metodi di indagine sostitutivi della sperimentazione su animali, ivi compresi i metodi informatici, i metodi in vitro, come ad esempio la tossicogenomica, e altri metodi pertinenti”.
Mentre abbondano le prove sull’efficacia della tossicogenomica in termini di costo, rapidità e soprattutto di validità dei risultati per l’uomo, in particolare per l’identificazione di sostanze cancerogene, neurotossiche e reprotossiche (basti dire che gli Stati Uniti hanno creato un Istituto Nazionale di Tossicogenomica nel 2003), la Commissione Europea, dal canto suo, ha lanciato, alla fine del 2006 e per 5 anni, un programma di ricerca “cancerogenomica” (tossicogenomica riferita alla cancerogenesi), disciplina ormai di applicazione corrente, come fosse ancora necessaria la verifica di questo metodo. La Commissione spreca in tal modo 10,6 milioni del contribuente. Noi ci chiediamo inoltre se per caso essa intenda aspettare la fine dello studio per applicare in REACH dei test di tossicologia pertinenti?
Se, come è scritto in REACH, “la strategia dell’Unione Europea di promuovere metodi sostitutivi alla sperimentazione animale costituisce una priorità e la Commissione deve garantire il rispetto di tale statuto” il Vostro compito è di dimostrare che non si tratta di semplici parole.
Le possibilità tecniche attuali permettono di sostituire gli arcaici test su animali con metodi realmente scientifici, affidabili e, per giunta, assai più rapidi e meno costosi. Dei circa 1.700.000 decessi europei per cancro che si verificano annualmente in Europa, si è calcolato che circa un milione (più di 2.740 al giorno) sono dovuti all’inquinamento chimico, il quale è anche causa della forte incidenza di malattie neurologiche, da sterilità ecc.. Un numero crescente di studi testimonia il ruolo delle sostanze chimiche di sintesi in queste patologie e questi decessi. Il ritardo nella valutazione tossicologica delle 100,000 sostanze chimiche oggi esistenti nel nostro ambiente è una delle cause di questa strage quotidiana.
Siamo in attesa di una Sua gentile disponibilità per un incontro presso i suoi uffici, e Le inviamo, gentile Presidente, i nostri più distinti saluti.
Claude Reiss Gianni Tamino
Presidente Antidote Europe Presidente Equivita