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Comunicato 9/01/2012
Lettera al Ministro della Salute Balduzzi:
NO all’allineamento dell’Italia con l’oscurantismo della UE
Quando alla colpevole indifferenza di tanti si sommano gli interessi colossali di pochi
Il Comitato Scientifico EQUIVITA ritiene obbligatorio esprimere ancora una volta il suo fortissimo dissenso, condiviso dalla grande maggioranza dei cittadini italiani, sul testo della direttiva europea 2010/63 (derisoriamente chiamata “sulla protezione degli animali utilizzati per fini scientifici”) prima che essa venga recepita in Italia.
Moltissimi sono gli argomenti che dal giorno del voto al Parlamento Europeo sono stati messi in luce da vasti settori della popolazione. Essi spaziano dall’analisi razionale delle procedure usate nella ricerca all’analisi sociale, giuridica, etica e filosofica. Nessuna di queste prospettive consente ad alcuno di noi di scagionare la legge più retrograda che mai sia stata votata a Strasburgo.
Il nostro compito, quale Comitato Scientifico, che cerca di difendere gli interessi della Scienza, è di far conoscere, ancora una volta, l’immenso divario che dopo il recepimento della direttiva ci separerà dal resto del mondo progredito a causa dell’inadeguatezza (ancora più accentuata al giorno d’oggi) dei test su animali per l’acquisizione delle necessarie conoscenze scientifiche. La sperimentazione animale, che con questa legge viene incentivata ancora più rispetto alla legge precedente, porta danno all’uomo in due modi:
1) fa in modo che vengano sperimentate sull’uomo delle sostanze che non hanno subito alcun vaglio preventivo (le prove su animali non danno risultati applicabili all’uomo, ogni specie reagisce diversamente: stricnina, cicuta e arsenico, alimenti velenosissimi per noi, ma innocui per molti animali da laboratorio, ne sono uno dei mille esempi);
2) fa in modo che spesso vengano scartate sostanze molto utili per l’uomo, per il solo fatto che sono risultate innocue sulle cavie.
Ogni anno molte centinaia di migliaia di animali vengono sacrificati sull’altare di una falsa scienza. Perché?
Per inerzia culturale, interessi commerciali, ma soprattutto per fornire una facile tutela giuridica ai produttori. Questa si riassume nella frase del Prof. Claude Reiss, direttore emerito CNRS- Parigi,:
“Il fatto che la stessa sostanza possa essere dichiarata ‘inoffensiva’ o ‘cancerogena’ a seconda della specie animale utilizzata, fa della sperimentazione animale lo strumento ideale per commercializzare ogni tipo di prodotto, anche se pericoloso, e per mettere a tacere le vittime che osassero fare causa al produttore”
Mentre gli Stati Membri dell’Unione Europea recepiscono la nuova direttiva (che non offre neppure uno spiraglio ad un futuro aggiornamento della ricerca) negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dato nel 2007 dal National Research Council con il Rapporto “Tossicologia del XXI secolo”, di un “cambiamento epocale, di quelli che hanno dato un nuovo corso alla storia della scienza, come la scoperta della penicillina, quella del DNA, ecc. ecc … le prove su animali saranno sostituite da un sistema basato principalmente sui metodi in vitro che valutano i cambiamenti nei processi biologici con l’osservazione delle cellule” nella riunione annuale della AAAS (Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza), è partito un piano quinquennale di tossicologia cellulare da parte della maggiori agenzie di controllo (EPA,NIEHS, NHGR). In particolare l’anno scorso (vedi “Scientific American” 13.10.10) EPA,NIHS e FDA hanno lanciato un nuovo progetto che prevede la valutazione tossicologica di 10.000 sostanze entro il 2013, per mezzo di un’attrezzatura robotica ad altissima velocità, che secondo il direttore del centro dell’EPA, David Dix “Conduce contemporaneamente, in tempi rapidissimi, 150.000 sperimentazioni, fornendo una quantità di dati finora inimmaginabile!”
E’ triste constatare l’enorme divario che ci divide dal continente americano, è ancor più triste constatare che le aspettative di chi difende il progresso della ricerca (dal quale dipende, in particolare con le prove di tossicità, la salute umana) e quelle di chi difende i diritti di esseri senzienti (gli animali di laboratorio) avrebbero entrambe potuto essere esaudite con una nuova legge innovativa, che avesse consentito un passaggio ai nuovi metodi, in realtà necessari e indispensabili per soddisfare le attuali esigenze per la difesa della salute e dell’ambiente.
A tale proposito abbiamo inoltrato , insieme alla Lega AntiVivisezionista LEAL e al CIVIS, una lettera al Ministro della Salute Renato Balduzzi, di seguito acclusa, che vi preghiamo di scaricare e diffondere
Lettera al Ministro della Salute Renato Balduzzi
Formato volantino da scaricare:
fronte
retro
Equivita
Comitato Scientifico Antivivisezionista
Via P. A. Micheli, 62
00197 Roma
Tel. +39.06.3220720
Cell. 335.8444949
Fax +39.06.3225370
emailto: [email protected]
www.equivita.it
c/c postale:88922000