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COMUNICATO STAMPA STOP VIVISECTION
05/06/2015
Una risposta fortemente deludente
Una enorme sorpresa e delusione: questo ha rappresentato la risposta ufficiale della Commissione europea giunta il 3 giugno 2015 ai promotori dell'Iniziativa dei cittadini europei (ICE)"STOP VIVISECTION" e ai 1.173.131 cittadini europei che l'hanno firmata. (Http://ec.europa.eu/citizensinitiative/public/initiatives/finalised/answered)
La risposta della Commissione europea ignora semplicemente ogni singolo punto della lista da noi presentata con 10 richieste.
(Http://www.stopvivisection.eu/sites/default/files/dossier_-11_may_2015.pdf)
In questa lista venivano tirate le somme di una campagna di grande valore scientifico, politico, economico ed etico, che è stata sottoscritta da un numero assai significativo di cittadini europei e che è stata riconosciuta dalla Commissione europea stessa.
Noi, promotori dell' Iniziativa dei cittadini europei (ICE) Stop Vivvisection, abbiamo dimostrato il nostro desiderio di impegnarci in un dialogo politico aperto con le Autorità europee attraverso l'elaborazione di un documento di base scientifica e con la richiesta alla Commissione di fornire risposte specifiche alle nostre dieci richieste. Non una delle nostre legittime richieste è stata soddisfatta.
Riteniamo che 1,2 milioni di cittadini, e tre anni di intensa campagna di informazione meritino qualcosa di meglio di una risposta superficiale e generica. L'affermazione fatta dalla Commissione, che sostiene di condividere il nostro obiettivo di eliminare gradualmente gli esperimenti sugli animali, è ben poco credibile.
La Commissione continua a valersi del principio obsoleto delle 3R (riduzione, perfezionamento, sostituzione); così facendo essa continua a sottolineare l'aspetto etico della discussione, ed evita gli argomenti scientifici che riguardano il tema della sperimentazione animale. Questo è palesemente dimostrato dal suo atteggiamento riguardante una futura conferenza.
La Commissione infatti ignora la nostra richiesta di convocazione di un dibattito scientifico, con esperti di entrambe le parti (pro e contro la sperimentazione animale) in cui gli argomenti scientifici vengano discussi in modo approfondito di fronte al pubblico e i media, nonché davanti alla comunità scientifica internazionale. La Commissione propone invece di organizzare una conferenza sullo sviluppo dei metodi alternativi. Il problema principale di tale progetto è che evita di confrontarsi con il tema della validità scientifica del modello animale.
Il risultato raggiunto da Stop Vivisection è di rendere evidente a tutti la mancanza di democrazia nella politica europea, la mancanza di comprensione degli interessi collettivi, in contrapposizione con gli interessi particolari. Per ottenere la risposta che abbiamo ricevuto dalla Commissione europea sarebbe bastata una domanda scritta da un deputato o una petizione rivolta al Parlamento.
Ci hanno detto che il "Diritto d'iniziativa" avrebbe permesso ai Cittadini Europei di partecipare direttamente allo sviluppo delle politiche dell'UE, ma gli eventi in corso, come quelli riguardanti le precedenti ICE, dimostrano che la partecipazione dei cittadini prevista dai Trattati è pura illusione. È per questo che nelle prossime settimane presenteremo una denuncia al Mediatore europeo riguardo alla violazione del diritto dei cittadini di essere ascoltati e di ricevere risposte informate e pertinenti alle loro domande. Coinvolgeremo anche il Parlamento europeo nella difesa del dibattito democratico tra cittadini e istituzioni come un valore fondamentale della convivenza civile e politica.
Eppure, nonostante l'enorme quantità di ostacoli che quali promotori abbiamo dovuto affrontare, conSTOP VIVISECTION abbiamo ottenuto alcuni risultati fondamentali:
* Più di un millione di cittadini dell'UE firmatari dell'ICE - e molti altri in più - sono stati informati che, oltre alla preoccupazione per il benessere degli animali, vi è in questo dibattito una importante dimensione scientifica.
* l'Audizione pubblica al Parlamento UE ha inoltre permesso un'informazione maggiore dei Parlamentari sulle implicazioni che la sperimentazione animale ha per la nostra salute e per il nostro futuro.
I promotori di STOP VIVISECTION ritengano necessario che l'opinione pubblica partecipi al dibattito sulla natura, sul campo di applicazione, l'attuazione e la revisione della direttiva 2010/63 / UE, che sarà ufficialmente sotto esame nel 2017.
Nei mesi e negli anni a venire i cittadini e le ONG che sostengono STOP VIVISECTION non saranno osservatori neutrali.
La nostra immensa gratitudine va a tutti coloro che hanno sostenuto STOP VIVISECTION finora, e a tutti a tutti coloro che resteranno o continueranno ad affluire al nostro fianco.
Fabrizia Pratesi: 0039 - 335 - 8444949
Andre Menache: 0044-7906-446889
Versione inglese:
STOP VIVISECTION PRESS RELEASE
05.06.2015
A disappointing response
The official response of the European Commission (June 3, 2015) comes as a huge surprise and disappointment to the 1.2 million citizens who signed the European Citizen's Initiative (ECI) «STOP VIVISECTION». (http://ec.europa.eu/citizens-initiative/public/initiatives/finalised/answered)
The European Commission response plainly ignores every single request in our list of 10
(http://www.stopvivisection.eu/sites/default/files/dossier_-11_may_2015.pdf),
which recapitulate a most crucial scientific, political, economic and ethical campaign, that was undersigned by a significant number of European citizens and that has been recognised by the European Commission itself.
We, the promoters of the Stop Vivisection European Citizens Initiative (ECI), have shown our willingness to engage in a political and open dialogue with the European authorities by preparing a science-based document and by asking the Commission to provide specific answers to our ten proposals. Not one of our legitimate proposals was met.
We feel that 1.2 MILLION citizens, and three years of intense campaigning deserve something better than a very superficial, generic reply. The Commission reply, that it shares our goal of phasing out animal experiments, is hard to believe.
The Commission continues to rely on the outdated principle of the 3Rs (reduction, refinement, replacement) and stressing the ethical dimension of the debate but avoiding the scientific arguments regarding animal experimentation. This is clearly shown by the attitude towards the “conference issue” as well.
Ignoring our request to convene a future scientific debate, with experts from both sides (pro and counter animal experiments) where scientific arguments could be discussed in depth in front of the public and the media as well as the international scientific community, the Commission proposes to set up a conference on the development of alternative methods. The major problem with this approach is that it avoids addressing the scientific validity of the animal model.
This is a result showing a lack of democracy across the European political playing field, and a thorough lack of understanding of the collective interests and expectations as opposed to particular interests. To get the kind of answer that we have received from the European Commission it would have been sufficient to send a written question by a MEP or a petition to the Parliament.
We were told that the European Citizens Initiatives would allow one million citizens to participate directly in the development of EU policies, but the current events, as with the previous other ECIs, show that citizens participation provided by the Treaties is pure illusion. This is why in the next few weeks, we’ll lodge a complaint to the European Ombudsman denouncing the violation of the citizens’ right to be heard and given full informed, respectful answers to their questions. We will also involve the European Parliament in the defense of democratic debate between citizens and institutions as a fundamental value of civil and political coexistence.
And yet, despite the huge amount of obstacles we have been faced with, STOP VIVISECTION has achieved some fundamental results:
* more than one million.2 EU citizens who signed the ECI have now been made aware that there is an important scientific dimension to this debate besides the animal welfare concerns;
* the public hearing at the EU parliament also allowed MEPs to get more informed about the implications for our health and future of animal testing.
The organisers of STOP VIVISECTION deem it necessary that the public opinion participate in the debate about the nature, the scope, the implementation and the revision of Directive 2010/63/EU, that is due to come under official review in 2017. In the months and years to come STOP VIVISECTION, citizens and NGOs supporting it won’t be neutral observers.
Our gratitute to all those who have supported Stop Vivisection so far, and our gratitude to all those who will be by our side.
Fabrizia Pratesi : 0039 - 335 - 8444949
Andre Menache : 0044-7906-446889
Annex 1 link to EC reply
Annex 2 list of ECI stop vivisection 10 point