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Newsletter agosto 2007

31/08/07

Portogallo, distrutti campi di mais GM
Chiesta la riapertura di un dibattito sulle zone OGM free
Fonte: Fondazione Diritti Genetici - Nicoletta De Cillis
Alcuni ettari di mais geneticamente modificato sono stati distrutti in segno di protesta nella regione di Algarve, nel sud del Portogallo. Circa 100 manifestanti si sono riuniti nei pressi della fattoria di Herdade da Lameira ed hanno estirpato parte delle piante di mais transgenico quale atto di disobbedienza civile per il via libera alla coltivazione concesso dalle autorità governative. La regione dell'Algarve è stata la prima a proclamarsi Libera da OGM in seguito ad una mozione della Giunta metropolitana nel 2004 e l'autorizzazione ha subito riaperto lo scontro con ampi strati della società civile. La distruzione dei campi, annunciata in anticipo ai media, fa parte di una campagna promossa da due organizzazioni ambientaliste, Verde Eufémia e Almargem, per sollecitare la riapertura di un dibattito sui semi ingegnerizzati e il rispetto delle zone proclamatesi OGM-free. I gruppi hanno chiesto al governo portoghese l'immediata applicazione delle misure di emergenze previste dall'articolo 25 della norma che regolamenta l'immissione nell'ambiente degli organismi geneticamente modificati. Secondo le organizzazioni degli agricoltori, infatti, la presenza di OGM nell'Algarve potrebbe avere un impatto fortemente negativo sull'agricoltura e l'economia della regione che si basa sul turismo e una agricoltura di qualità.

25/08/07

Coalizione Italia-Europa liberi da Ogm, la consultazione nazionale

Fonte: Greenplanet

E’ la prima volta che la società civile organizzata impegnata sui temi dell’agricoltura e dell’alimentazione si riunisce compatta con lo stesso obiettivo: chiedere alle istituzioni di mettere il sistema agroalimentare al centro dello sviluppo del paese, scegliendo un modello legato alla qualità, sicuro per la salute, rispettoso dell’ambiente e del clima e, soprattutto, libero da organismi geneticamente modificati.

Questa richiesta nasce da alcune considerazioni di fondo. Innanzi tutto che nelle moderne economie post-industriali il settore agroalimentare assume una centralità decisiva: non è semplicemente il comparto che produce e trasforma cibo, ma un settore fondamentale che determina le condizioni che incidono sulla qualità della vita delle persone, e quindi sulla loro salute e serenità.

Per leggere la notizia: http://www.greenplanet.net/content/view/19720/205/

06/08/07

L’India potrà continuare a produrre farmaci per i paesi in via di sviluppo.

Bocciato il ricorso della Novartis contro la lagge indiana sui brevetti. Il sollievo di milioni di medici e pazienti

Fonte: Medici senza frontiere

L’Alta corte di Chennay ha emesso una sentenza storica che preserva la legge indiana sui brevetti e dà torto alla multinazionale farmaceutica svizzera Novartis, che voleva far dichiarare illegittima la normativa che consente alle industrie indiane di produrre equivalenti generici di farmaci essenziali e salva-vita, finanziariamente accessibili per i paesi in via di sviluppo.

“Questa sentenza è un grosso sollievo per milioni di pazienti e medici che operano nei Paesi più poveri e che dipendono in larga misura fa farmaci prodotti in India – dice Raffaella Ravinetto, presidente dell’associazione umanitaria Medici senza Frontiere in Italia-. La Corte indiana ribadisce il diritto dei Paesi come l’India a emanare leggi che facciano proprie tutte le clausole di salvaguardia previste dagli accordi internazionali sul commercio e scongiura il rischio di un’ulteriore restrizione della possibilità di produrre farmaci generici, indispensabili per far fronte alle esigenze di salute pubblica delle popolazioni più vulnerabili.



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